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Ufficio tecnico: l'intervista

Midolini Group
Midlift Srl
Non esiste improvvisazione quando si solleva in sicurezza. Esiste solo una progettazione fatta con metodo, esperienza e visione.
Quella che, da sempre, distingue Midlift e per conoscere meglio il valore aggiunto che l’ufficio tecnico porta ogni giorno al servizio di noleggio, abbiamo intervistato Emanuele Grisan, architetto che da quasi 5 anni opera in Midlift.
Dagli studi in architettura al mondo dei sollevamenti: qual è stato il filo conduttore che ti ha portato a entrare nell’ufficio tecnico di MIDLIFT?
Sono arrivato in Midolini – oggi Midlift – quasi per caso, verso la fine del 2020, precisamente nel mese di settembre. Grazie al passaparola, venni a sapere che l’azienda stava cercando nuove figure da inserire nel team.
A dire il vero, all’epoca la mia conoscenza del mondo dei sollevamenti era praticamente nulla. Ma questo non ha frenato la mia curiosità. Dopo i primi colloqui conoscitivi, in cui ho potuto comprendere meglio il ruolo e le responsabilità previste, ho percepito subito che si trattava di un’opportunità concreta e stimolante. Da lì, la scelta è stata naturale.
Qual è il valore strategico dell’ufficio tecnico all’interno del servizio di noleggio MIDLIFT?
Negli ultimi anni, l’Ufficio Tecnico ha assunto un ruolo sempre più strategico all’interno del servizio di noleggio. Non si limita più alle sole verifiche interne, necessarie per individuare i mezzi più idonei a svolgere determinate attività, ma è diventato un elemento chiave per rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione.
I clienti, oggi, sono sempre più attenti e preparati sul piano tecnico e progettuale. Per questo, poter contare su un ufficio in grado di supportare ogni intervento con competenze specifiche, analisi approfondite e proposte su misura rappresenta un valore aggiunto fondamentale, che ci permette di distinguerci e offrire soluzioni realmente efficaci.
Come si sviluppa il processo di progettazione di un sollevamento complesso, dall’analisi iniziale all’intervento sul campo?
Il processo di progettazione di un sollevamento complesso inizia solitamente con l’attivazione dell’Ufficio Tecnico da parte dei referenti tecnico-commerciali. Una volta ricevuta una richiesta particolarmente specifica o articolata, vengono raccolti i dati necessari per le prime valutazioni tecniche: queste informazioni possono essere fornite direttamente dal cliente oppure rilevate sul posto dal commerciale durante un sopralluogo.
L’Ufficio Tecnico analizza tutti i dati ricevuti e, se necessario, organizza un ulteriore sopralluogo per approfondire la conoscenza del contesto operativo. A partire da queste informazioni, viene ricostruito lo scenario di cantiere e si procede con l’individuazione dei mezzi più idonei, la definizione delle aree di piazzamento, la configurazione degli allestimenti e la valutazione delle condizioni di carico.
Nel caso di interventi particolarmente complessi, vengono coinvolti anche gli operatori dei mezzi individuati, che partecipano a un briefing tecnico dettagliato. In questa fase vengono condivise tutte le fasi operative: dall’arrivo in cantiere, all’allestimento del mezzo, fino allo smobilizzo finale.
Se necessario, viene programmato un sopralluogo aggiuntivo per validare sul campo quanto progettato, assicurando così la massima coerenza tra teoria e pratica, e garantendo sicurezza ed efficienza durante tutte le fasi dell’intervento.
In che modo l’Ufficio Tecnico contribuisce alla sicurezza operativa?
L’Ufficio Tecnico gioca un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza operativa, non solo attraverso l’individuazione dei mezzi più idonei per ogni specifica attività, ma anche offrendo a operatori e addetti una visione chiara e strutturata dell’intervento.
Grazie alla progettazione dettagliata, è possibile anticipare eventuali interferenze operative, soprattutto nei contesti complessi dove più maestranze lavorano contemporaneamente. Questo consente di pianificare le attività in modo da minimizzare i rischi, migliorare la gestione degli spazi e assicurare condizioni di lavoro più sicure ed efficienti per tutti.
Hai un recente esempio di un’operazione particolarmente sfidante che siete riusciti a gestire con successo?
Uno degli interventi più sfidanti che abbiamo gestito di recente è stato il montaggio di due gru portuali a Marghera. Si è trattato di un cantiere di grande complessità, che ha coinvolto oltre una decina di mezzi tra autogrù e veicoli operativi.
La parte più delicata è stata l’ottimizzazione degli allestimenti e dei piazzamenti, con l’obiettivo di rispettare le tempistiche imposte dal cliente. Ogni fase, ogni spostamento è stato pianificato per ridurre al minimo i tempi morti, garantendo continuità e fluidità operativa.
Grazie a una progettazione accurata e al lavoro sinergico tra team tecnico e operativo, siamo riusciti a completare le attività con un giorno di anticipo rispetto al programma iniziale. Un risultato che dimostra quanto la preparazione e la collaborazione possano fare davvero la differenza.